INSERITO DA ANGELINA CECERE Una città gruviera, per formazione geologica ma anche per assenza di controlli delle oltre 750 cavità per una superficie superiore al milione di metri quadrati, che sorgono a Napoli. Il dossier dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) sulla qualità ambientale nelle aree urbane contiene un capitolo su «I Sinkholes antropogenici e le cavita sotterranee nella citta di Napoli» che spiega, in parte, il fenomeno preoccupante delle voragini. Tuttavia i 14 fenomeni di sprofondamento registrati da gennaio ad agosto sono solo indicativi delle cavità censite. Mancano invece gli interventi connessi all'alterazione della parte più superficiale, dove passa rete idrica e fognaria. «Dal 2005 a oggi ho individuato solo a Pizzofalcone oltre 40 perdite, tutte connesse a rotture della rete idrica cittadina, che è la prima causa delle voragini del manto stradale. Ma in tutta Napoli ce ne sono centinaia all'anno» spiega il geologo Gianluca Minin. La soluzione però ci sarebbe: «Occorre un piano speciale per il sottosuolo. Un monitoraggio continuo limiterebbe al minimo le voragini e i conseguenti cedimenti delle fondamenta degli edifici».
IL MATTINO
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