martedì 26 febbraio 2019
CAMPANIA NEWS Napoli, terrore ai Decumani: «Ormai c'è il coprifuoco»
INSERITO DA ANGELINA CECERE La parola che senti più spesso nella mattina un po' cupa di via dei Tribunali è «guerra». La gente qui si sente al centro di un conflitto; anzi, per essere precisi una parte delle persone trasmette quest'idea drammatica perché c'è un'altra porzione di abitanti e commercianti che sembra sbarcata da Marte e ti risponde «ma perché, sta succedendo qualcosa qui ai Tribunali? No, io non mi sono accorto di nulla». IL COPRIFUOCO Un ristoratore che chiede (quasi implora) di rimanere anonimo, siede affranto su una sedia di paglia del suo locale dove c'è un solo tavolo occupato da quattro francesi. La prende alla larga, spiega che l'onda lunga del turismo si sta ritirando, chiarisce che già era in atto l'arretramento ma le continue notizie sugli spari e sulle stese nel cuore di Napoli contribuiscono ad accelerare la fuga. Prende lo smartphone, mostra una chat con le domande dei turisti: è pericoloso andare a Napoli? Invece di mostrare le risposte chiama un cameriere giovane e gentile: «Quanti coperti abbiamo fatto ieri sera?». Il ragazzo lo guarda imbarazzato, non sa se può dire la verità. Viene autorizzato da uno sguardo che dice «parla, non preoccuparti». Prende fiato e sospira: «Ieri sera non abbiamo fatto nemmeno un coperto, nemmeno una pizza, niente». Quel «ieri sera» si riferisce a domenica: una strada turistica nel centro storico di una città nella quale un ristorante non accoglie nemmeno un cliente è davvero un segnale preoccupante. GLI SPARI Durante le chiacchiere davanti a un caffè tutti sostengono di avere le idee chiare sull'identità degli sparatori, quando si tratta di metterci faccia e nome per spiegare ufficialmente chi sono, nessuno si fa avanti. Paura comprensibile, forse, anche perché ognuno sostiene che le forze dell'ordine sanno perfettamente chi sta mettendo a ferro e fuoco via Tribunali e fra poco andranno anche a prenderli. Il racconto sembra poco credibile: il braccio armato che sta operando, sarebbe composto da due giovani, solo loro, sempre loro in ogni occasione. Ovviamente vengono considerati l'estrema propaggine di un'organizzazione più articolata, ma sarebbero sempre gli stessi due a sparare. C'è chi li ricorda qualche anno fa, ragazzini, che prendevano a calci, spintoni e pallonate i turisti a piazza San Gaetano, chi ne ripercorre l'esordio sul percorso del crimine con gli scippi ai Decumani.
IL MATTINO
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