mercoledì 27 febbraio 2019
SPORT NEWS E SPORT LOCALE Napoli, il segreto di Malcuit: «Qui si lavora coi migliori»
INSERITO DA ANGELINA CECERE Protagonista in positivo di questi primi mesi azzurri, Kévin Malcuit è sicuramente la migliore sorpresa del Napoli di Carlo Ancelotti. «Appena arrivato mi sono accorto delle differenze tattiche tra la Ligue 1 e la Serie A, ci ho messo un po’ a mettermi in riga con i compagni ma credo di aver lavorato bene. Qui si lavora molto su ogni dettaglio, non puoi permetterti errori perché gli avversari ti puniscono subito». Ai microfoni di France Football il terzino azzurro si racconta. «Con Ancelotti ho lavorato soprattutto dal punto di vista difensivo, quando hai uno dei migliori allenatori al mondo ti fidi di lui e sai che migliorerai», ha detto Malcuit. «Mi piace molto aiutare i compagni in attacco, ma sono un terzino e devo pensare innanzitutto alla fase difensiva. Da quando sono qui sono cresciuto tanto grazie all’esperienza accumulata. In squadra ci sono tutti campioni, se devo indicare un solo compagno direi sicuramente Koulibaly, oggi è uno dei migliori al ,ondo nel suo ruolo». L’impatto con la città sembra essere stato più che positivo. «Quando giochi a Napoli senti il peso della maglia azzurra. Qui la gente vive di calcio, è una religione e questo amore lo sentiamo dai tifosi ogni giorno. Arrivare a questo punto non è stato facile, ma la mia carriera mi ha insegnato tanto. Sono sempre stato positivo, mi sono sempre allenato al massimo e oggi sono in uno dei migliori club europei». Tra i sogni di Malcuit anche la nazionale. «La Francia è un obiettivo, se sono a Napoli è anche per farmi notare dalla nazionale. Spero di poter salire sul treno della Francia, l’allenatore farà poi le sue scelte, io continuo a dare il massimo ogni volta che vado in campo».
SPORT.ILMATTINO
SPORT NEWS E SPORT LOCALE Capello gioca Napoli-Juventus: «Koulibaly è il Ronaldo azzurro»
INSERITO DA ANGELINA CECERE «Il campionato non può riaprirsi domenica sera perché penso che, in realtà, sia finito quasi prima di cominciare. Però sarà una partita spettacolare, divertente e con le squadre allenate dai due più bravi di tutti». Don Fabio Capello è tra i tecnici più vincenti del nostro Paese. Non solo il Milan degli invincibili, ma è anche l'ultimo allenatore ad aver portato lo scudetto lontano da Milano e Torino. Nel lontano 2001, quando era alla Roma. Capello, quanto sono distanti il mondo Juve e il mondo Napoli? «Ancora parecchio, nonostante il Napoli stia facendo tutto il possibile per potersi avvicinare. Prendere Ancelotti è un segnale chiaro, ma è evidente che c'è un gap da colmare da parte non solo degli azzurri ma di tutte le altre squadre della serie A. D'altronde, se la squadra più forte di tutti prende in estate Ronaldo...». Chi oltre al Napoli può interrompere questa tirannia? «Nel breve penso all'Inter. Perché conosco Suning. È una forza mondiale perché c'è dietro una potenza economica planetaria. E per arrivare a certi livelli, quelli dove sta la Juve, servono grandi risorse». Il Napoli a che punto è? «Beh, alla fine se questa sfida di domenica non mette in palio il primo posto un po' con se stessa la squadra di Carlo deve prendersela: perché sono state tante le partite giocate bene e non vinte perché là davanti sono stati sbagliati gol facili».
SPORT.ILMATTINO
CULTURA E SPETTACOLI Anna Tantagelo riceve il complimento di un fan, Gigi D'Alessio si innervosisce
INSERITO DA ANGELINA CECERE Anna Tatangelo ha organizzato una festa a sorpresa per il compleanno di Gigi D’Alessio, chiamando a raccolta amici, colleghi e parenti. La coppia è apparsa nuovamente insieme e felice anche sui social. Lo stesso cantante napoletano ha pubblicato su Instagram alcune foto della serata, tra le quali una in cui si mostrano teneramente abbracciati. Entusiasta la reazione dei follower, anche se un commento tra i tanti ha fatto infuriare Gigi. “Ma come fai a stare con lui? Tu sei bellissima, potresti avere il mondo” ha scritto un utente rivolgendosi ad Anna. Immediata la replica di Gigi, che non ha usato mezzi termini. “Str…o! Il mondo l’ha già trovato con me”. Colpito e affondato!
LEGGO
CULTURA E SPETTACOLI Ascolti Tv 26 febbraio 2019, vince la Coppa Italia. Exploit del Collegio, bene le Iene
INSERITO DA ANGELINA CECERE Ascolti Tv di martedì 26 febbraio 2019. Su Rai1 la Coppa Italia con Lazio-Milan ha conquistato 5,4 milioni di media spettatori pari al 21% di share. Rai2 e Italia 1 superano Canale 5, rispettivamente con Il Collegio (2,3 milioni di spettatori pari al 10% di share) e Le Iene (1,9 milioni di spettatori e il 10,5%). Su Canale 5 Segreti e Delitti al 9,4% con 1,7 milioni. Su Rai3 #CartaBianca un milione e 100 mila spettatori per il 5,1% di share. Fa meglio su La7 Giovanni Floris con diMartedì (un milione e 400 mila e il 6,3%). Su Rete4 Unstoppable – Fuori Controllo 4,8% di share. Su Tv8 Se Solo Fosse Vero 2%. Sul Nove Allacciate le Cinture 1,7%. All’ora di cena su Canale 5 Striscia La Notizia 4,9 milioni di spettatori con il 18,1%. Su Rai2 bene Tg2 Post al 5%. Su Italia1 CSI 4.8%. Su Rai3 Non ho l’Età 6,4% e Un Posto al Sole 7,5%. Su Rete4 Stasera Italia 5,8%, su La7 Otto e Mezzo 6,9%. Al mattino su Raitre Buongiorno Regione fa il 13,7%.
LEGGO
SEZ. VARIE NEWS Reti 5G in Ue costeranno 500 mld, operatori chiedono sostegno Gsma lancia manifesto in vista Europee, servono regole sicurezza
INSERITO DA ANGELINA CECERE Sviluppare le reti di telecomunicazione 5G in Unione europea costerà "significativamente di più" rispetto alle reti 4G che usiamo ora, "tra i 300 e i 500 miliardi di euro". Lo evidenzia l'associazione globale degli operatori mobili (Gsma), che organizza il Mobile World Congress in corso a Barcellona. In vista delle elezioni Europee, la Gsma pubblica un manifesto in cui chiede alle istituzioni del Vecchio continente un impegno sia sugli investimenti, sia sulle regole per la sicurezza delle reti. Il contributo annuale dell'industria mobile al Pil dell'Ue crescerà dai 550 miliardi di euro attuali a 720 miliardi nel 2022. Con il giusto supporto normativo - evidenzia ancora la Gsma - l'adozione del 5G può raggiungere il 30% delle connessioni complessive entro il 2025. L'associazione chiede minori costi e tasse per lo spettro delle frequenze e un riesame delle imposte specifiche sul settore delle telecomunicazioni. Sul fronte normativo, gli operatori mobili europei chiedono l'applicazione delle stesse regole e degli stessi principi a tutti gli attori dell'economia digitale, in modo da garantire una concorrenza leale, e un nuovo riferimento europeo sulla sicurezza delle reti, costruito sulla base dei migliori standard nazionali e internazionali.
ANSA
SEZ. POLITICA Legittima difesa in Aula il 5 marzo. Scontro Salvini-Anm Magistrati: l'istituto della legittima difesa è sufficientemente regolamentato
INSERITO DA ANGELINA CECERE L'Aula della Camera esaminerà la pdl sulla legittima difesa il prossimo 5 marzo. Lo ha deciso la conferenza dei Capigruppo di Montecitorio. L'esame del testo era inizialmente previsto per la settimana in corso ma ieri un voto dell'Aula lo ha fatto slittare. Già il ministro dell'Interno aveva anticipato che sarebbe stata calendarizzata martedì. Intanto l'Anm aveva evidenziato che il rinvio della discussione in Parlamento della riforma sulla legittima difesa "è una buona notizia, speriamo che sia sine die", aveva commentato in mattinata il Presidente dell'Associazione Nazionale magistrati Francesco Minisci intervistato da Radio anch'io, evidenziando che la riforma presenta" gravi profili di incostituzionalità". Parole giudicate di una "gravità assoluta" le dichiarazioni dell'Anm: "Non spetta a un magistrato - afferma il vicepremier - dire quale legge bisogna fare e non fare. Si mettano l'anima in pace, sia in redazione al Corriere della Sera che i magistrati di sinistra: la legittima difesa sarà legge entro marzo". "Noi vogliamo che la riforma non si faccia - ha detto Minisci- Non ce n'è bisogno perché l'istituto della legittima difesa è sufficientemente regolamentato. La tutela rafforzata della legittima difesa nel domicilio e nel negozio è già stata introdotta nel 2006". Oltretutto con questa riforma, ha aggiunto, "si lancia il messaggio sbagliato che se succede un fatto astrattamente riconducibile alla legittima difesa non si deve fare nessun accertamento. Questo non è possibile perché se un soggetto muore le indagini il PM le deve fare". I profili di incostituzionalità sono invece legati al fatto che la riforma "fa differenza tra la legittima difesa e le altre scriminanti, che hanno invece tutte la stessa dignità". La legge sulla legittima difesa "andrà in porto", afferma il ministro della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno parlando a Radio anch'io sottolineando che il rinvio alla Camera è legato a questioni "tecniche". "La legge si limiterà alla tutela dell'aggredito" - ha spiegato. Non c'è nessun dissidio con i Cinquestelle, ha aggiunto, "c'è volontà di andare avanti".
ANSA
SEZ. DISABILITA NEWS Tanti racconti, foto e cortometraggi hanno partecipato a “Scacco al bullo”
INSERITO DA ANGELINA CECERE Sono stati resi noti i vincitori, nelle rispettive categorie, di “Scacco al bullo”, il concorso promosso dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), rivolgendosi agli studenti delle scuole superiori, per la realizzazione di racconti, fotografie o cortometraggi incentrati sulla consapevolezza e sul contrasto al bullismo in tutte le sue forme, a prescindere dagli àmbiti in cui si manifesti (scuola, società, social, web) e quali ne siano le vittime. Più di duecento sono state in totale le opere pervenute e le premiazioni sono in programma per il 1° marzo a Roma «Apro Instagram e osservo di nuovo la terribile foto di una ragazza seminuda che riconosco per via di quei capelli così unici ma è ricoperta ovunque da terribili insulti, incisi sulla pelle con un indelebile nero. Deve essere distrutta. Mi sembra di rivivere quello che ho passato io tempo fa, però in terza persona. La foto entro ventiquattro ore sparirà, ne sono certa, ma quelle scritte no, rimarranno per sempre incise sulla sua pelle e nel suo cuore, non le laverà via più nessuno. Le gambe si muovono da sole verso la casa della mia vecchia compagna ma non sembra esserci nessuno dentro. Devo assolutamente parlarle, non posso permettere che stia male e che provi tutta quella sofferenza. Vedo però che il SUV nero è parcheggiato vicino alla casa vuota e all’improvviso mi viene un’idea. Afferro il primo pezzo di carta che trovo nello zaino e comincio a scrivere una frase tratta da una delle mie canzoni preferite, la frase che mi ha fatto superare tutti i momenti terribili che ho passato: “Tu corri, sorridi e non voltarti mai; al passato e a ciò che è stato non pensarci mai. Chiudi gli occhi e guarda dentro te e capirai che sei bella anche così, vestita di lividi”. Quindi attacco al finestrino quel piccolo pezzo di carta, simbolo di speranza e corro via, sicura che in qualche modo possa aiutarla». Si conclude così il racconto intitolato Ogni maledetta domenica, elaborato da Marta Rigamonti, Alice Colombo, Anna Ticozzi, Elisa Mapelli, Chiara Tacconi, Valentina Riva e Aurora Bonfitto del Liceo Carlo Porta di Erba (Como) (classe III S, docente Gabriella Molteni), classificatosi al primo posto, nella propria categoria, a pari merito con Mario “er gladiatore”, scritto da Sabrina Cinosi ed Emanuele Bellucci dell’Istituto Piaget-Diaz di Roma (classe IV PS, docente Roberta Poli). Sono loro i vincitori tra i Racconti brevi del Concorso Scacco al bullo, promosso dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), rivolto alle ragazze e ai ragazzi che frequentano le scuole superiori di secondo grado e incentrato sulla consapevolezza e sul contrasto al bullismo in tutte le sue forme, a prescindere dagli àmbiti in cui si manifesti (scuola, società, social, web) e quali siano le vittime. Un’iniziativa che a suo tempo Vincenzo Falabella, presidente della FISH, aveva presentato così: «Troppo spesso le colonne dei giornali riportano angosciose vicende di violenza e bullismo. Sovente riguardano anche persone con disabilità e, a rendere ancora più inquietanti questi fatti, sono investiti minori. C’è una linea comune che unisce questi episodi: l’aggressione contro chi appare diverso o più debole».NAd aggiudicarsi invece la vittoria tra le Fotografie è stato Mirko Picozzi dell’Istituto Mattei di Caserta (classe II F, docente Stefano Cardone), con Indifferenza assassina, che qui a fianco riproduciamo. Al secondo posto, invece, l’immagine Bersaglio mobile, realizzata da Alessandro D’Antonio del Liceo Galilei di Piedimonte Matese (Caserta) (classe II Musicale, docente Lucia Nacca). Infine, per quanto riguarda i Cortometraggi, a vincere è stato Break the horns (“Rompere le corna”) di Simone Antonioli dell’Istituto Leonardo da Vinci di Borgomanero (Novara) (classe V A, Grfica, docente Riccardo Palladino), davanti a To watch is not to see (“Guardare non è vedere”), realizzato da Milana Vakarchuk, Camilla Barigelli e Luca Esposto Cesolari del Liceo Artistico Cantalamessa di Macerata (Classe 5 D, docente Marco Bozzi). Più di duecento sono state in totale le opere pervenute alla FISH – molte delle quali davvero sorprendenti per la profondità e anche l’originalità con cui hanno trattato il tema proposto – e come avevamo segnalato nei giorni scorsi, le premiazioni sono in programma per la mattinata del 1° marzo, presso l’Auditorium WEGIL di Roma (Largo Ascianghi, 5). Scacco al bullo, ricordiamo in conclusione, è rientrato nell’àmbito del più ampio progetto della FISH denominato SOS Bulli! Coinvolgere i ragazzi è sempre la soluzione migliore, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ma contando anche sulla collaborazione del MIUR (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca) e dell’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni). (S.B.)
SUPERANDO
SANT'ANTIMO E NAPOLI NORD NEWS S. Antimo, tentato suicidio dopo una delusione d’amore: la città prega per il giovane
INSERITO DA ANGELINA CECERE Lotta tra la vita e la morte il giovane che ieri ha tentato il suicidio dopo una delusione d’amore in via Francia a Sant’Antimo. Il ragazzo M.M., è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Frattamaggiore in codice rosso, ha superato la nottata e si spera che si riprenda presto. Ieri mattina l’estremo gesto dopo la litigata con la fidanzatina ha preso una corda e ha tentato di impiccarsi, ma è stato salvato in tempo e portato in ospedale.
INTERNAPOLI
CAMPANIA NEWS Boom di furti d'auto nel Napoletano: potenziati i controlli in strada
INSERITO DA ANGELINA CECERE Ormai si viaggia alla media di un furto al giorno di autovetture. A Marano, dopo l'escalation di furti e rapine nei negozi, è boom di furti di autovetture. Nelle ultime ore denunciati diversi casi. A farne le spese, solo nella giornata di oggi, due professionisti del territorio. I malviventi - nonostante i potenziamenti dei controlli da parte delle forze dell'ordine - sono scatenati. In azione, secondo gli inquirenti, potrebbe essere la stessa banda che agisce anche in altri comuni del Napoletano e nei quartieri a nord di Napoli. Da giorni si susseguono chiamate e denunce ai carabinieri della locale Compagnia di via Nuvoletta. Sono diminuite le rapine e i furti nei negozi, anche grazie al potenziamento dei controlli strada, ma sono sensiblmente aumentati quelli ai danni degli automobilisti.
IL MATTINO
CAMPANIA NEWS Va in fiamme l'appartamento di un assessore: «Incendio colposo»
INSERITO DA ANGELINA CECERE Panico e fiamme nel parco residenziale della Pompei bene: brucia la mansarda dell'assessore comunale Salvatore Perillo. Tre carabinieri intossicati dal fumo e una ipotesi di indagine per incendio colposo, contro ignoti, è il bilancio di una mattinata da incubo al «Parco Maria». Sotto choc il noto e stimato politico e la sua famiglia che, per fortuna, non erano in casa. Secondo una prima ricostruzione fatta dagli inquirenti le fiamme, che hanno avvolto la struttura in legno dell'attico al sesto piano della palazzina, sono state sprigionate dal cannello a gas utilizzato da un operaio impegnato a ricoprire il tetto della mansarda con la guaina bituminosa. I carabinieri della stazione di Pompei, unitamente ai colleghi della radiomobile di Torre Annunziata, ipotizzando che in casa potessero esserci persone da mettere in salvo si sono precipitati al sesto piano, utilizzando le scale, ed hanno buttato giù la porta dell'appartamento totalmente avvolto dalle fiamme. Fortunatamente in casa non c'era nessuno. Per i tre militari dell'Arma, che nel corso dell'ispezione dell'abitazione hanno inalato troppo fumo, invece è stato indispensabile il ricovero in ospedale. Provvidenziale è stato l'intervento tempestivo dei vigili urbani, coordinati dal colonnello Gaetano Petrocelli e dal capitano Ferdinando Fontanella, che hanno messo in sicurezza gli occupanti dell'intero stabile e i bambini della scuola poco distante. L'intera area è stata interdetta al traffico veicolare al fine di consentire ai vigili del fuoco di svolgere le operazioni di spegnimento. I carabinieri, coordinati dal maggiore Simone Rinaldi comandante della Compagnia di Torre Annunziata, stanno ascoltando il titolare della ditta edile impegnata nei lavori di restauro della mansarda. La procura di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo d'indagine, per adesso contro ignoti, ipotizzando il reato di incendio colposo.
IL MATTINO
CAMPANIA NEWS «Aiutatemi, mi hanno occupato la casa», ed è la terza volta in una settimana
INSERITO DA ANGELINA CECERE Aiutatemi, mi hanno occupato la casa»: la richiesta di aiuto rivolta da B. M. ai vigili urbani, alla polizia e ai carabinieri, non avrebbe nulla di eccezionale a Pianura, un quartiere dove l’Immobiliare Camorra distribuisce gli alloggi, se l’abitazione in questione fosse stata assaltata non una, ma tre volte nel giro di una settimana: l’’uscio di via Torricelli dove la malcapitata abitava fino al 4 febbraio è stato sfondato il 4, il 7 e il 9 febbraio. Poi la settimana scorsa gli abusivi le hanno anche sfasciato i mobili. Inutili le ripetute chiamate al 112 e al 113, senza esito,almeno per ora, la denuncia presentata ai vigili urbani del quartiere, B.M. , disperata, si è rivolta a un legale, Alessandro Motta. «Abito a Pianura dal 1986 quando mia madre ottenne una casa dal Comune di Napoli. – spiega la donna – Poi lei è morta e io, i miei figli, S. e F. e una delle mie sorelle, C., abbiamo continuato a vivere sotto lo stesso tetto fino a quando la mia primogenita si è sposata e mia sorella si è trasferita in Sicilia per curarsi dalla grave malattia che la ha colpita. Il 1 febbraio sono andata per qualche giorno da mia figlia in modo da poter badare a mia nipote e S. si è allontanato per motivi di lavoro. Il 4 febbraio delle vicine mi hanno avvertito che qualcuno si era arrampicato sul balcone e stava tentando di entrare in casa io ho chiamato i numeri di emergenza delle forze dell’ordinew, ma non è arrivato nessuno. Allora mi sono precipitata in via Torricelli e ho fermato due pattuglie di passaggio. Ero così agitata che non mi ricordo nemmeno se fossero poliziotti o carabinieri, in ogni caso gli uomini in divisa hanno bussato a quella che fino a pochi giorni prima era la mia porta, ma gli occupanti si sono rifiutati di aprire, limitandosi a passare un documento attraverso l’uscio. A quel punto mi è stato comunicato che il mio appartamento era stato occupato. Come se non lo avessi già capito…». Ma la serata, per B. M., era appena cominciata. «Dopo mezzanotte sono arrivati i vigili urbani che sono riusciti a entrare in casa: ne sono usciti poco dopo contestandomi una morosità. È vero: ho degli affitti arretrati, ma tra gli affittuari degli enti pubblici non sono certo la sola, tanto che sono stati previsti dei piani di rientro. E io sono pronta a pagare…». Rassegnata a quel punto la donna è tornata dalla figlia, ma due giorni dopo è stata nuovamente raggiunta al telefono da una vicina: gli abusivi si stavano liberando dei suoi mobili buttandoli in mezzo alla strada dove aspettava un camioncino. Nuova corsa in via Torricelli, nuove telefonate alle forze dell’ordine che questa volta bloccano le operazioni, mentre nel palazzo arriva una decina di persone pronte a difendere la ladra del tetto. Urla, disperazione, spinte. Ancora una volta .B. M. torna dalla figlia sconfitta. Ma dopo qualche ora telefona l’occupante che le propone di ridarle la casa in cambio dei trecento euro spesi per la serratura e di altri tremila già offerti da un altro aspirante abusivo: forse a convincerla a lasciare il campo è l’immediata vicinanza con una piazza di spaccio, forse qualcuno le ha spiegato che è meglio lasciar perdere, in quella zona le case le assegnano i clan. Ma gli affari sono affari e l’abusiva spera comunque di ricavare un po’ di soldi dal reato. Già, perché buttare giù una porta, anche se a molti non sembra, è comunque un reato. Questa volta, però l’accordo non si chiude. «Ho rifiutato di pagare – racconta la donna. – e di notte mi ha chiamato un uomo che si è qualificato come marito dell’abusiva, per comunicarmi che l’appartamento non era più disponibile perché occupato da un nuovo nucleo familiare». A questo punto B.M. verbalizza una denuncia presso il comando dei vigili urbani. Ma non è finita. Due giorni la vicina le telefona ancora per comunicarle che la casa, con tutti i mobili e gli averi della famiglia, è ancora passata di mano. La settimana dopo nuova chiamata: questa volta per annunciarle che i mobili sono finiti nella spazzatura «Sono scoppiata in lacrime, ormai non so nemmeno chi devo denunciare», conclude amara la donna. La sua disperazione è la stessa dei tanti che a Pianura, ma anche in altre zone della città, si sono visti sottrarre la casa senza che nessuno intervenisse a difenderli. «Solo in quel quartiere - spiega l’avvocato Motta – io ho seguito altri tre casi, e in uno di questi era coinvolto anche il clan Pesce, che domina l’area. Ci sono stati dei processi, e gli sfrattati hanno riavuto la casa dopo circa un anno. Ma l’assegnatario che ha avuto il coraggio di denunciare la sorella del boss subito dopo per paura si è trasferito al Nord. Al Rione Traiano, invece, si occupano gli scantinati che diventano luoghi di spaccio e le società erogatrici di servizi stilano subito i contratti». Mediamente la “vendita” di un immobile di un ente pubblico frutta 25 mila euro, un bel business sul quale da tempo indaga la magistratura. «I rioni popolari sono spesi basi logistiche della criminalità organizzata che caccia la gente perbene per insediare i propri presidi – spiega Luigi Cuomo di Sos Impresa – In queste case degli enti pubblici i clan alloggiano i sodali dei clan, nascondono le armi, organizzano dei veri e propri bunker: sono loro i veri padroni del territorio. E tutto questo avviene nell’indifferenza dello Stato che non intervie ne adeguatamente».
IL MATTINO
NEWS ITALIA E DAL MONDO In volo con il figlio di 4 mesi regala caramelle e tappi per le orecchie ai passeggeri: «Scusate se piangerà»
INSERITO DA ANGELINA CECERE Era il primo viaggio in aereo con il figlio di 4 mesi. Così una mamma coreana, temendo che il bambino, di nome Junwoo, potesse piangere e a sua volta disturbare gli altri passeggeri, ha pensato di bene di attrezzarsi con un espediente davvero originale, quanto simpatico per "addolcire" il viaggio dei vicini. Appena l'aereo è decollato, da Seoul a San Francisco, si è alzata e, con il piccolo in braccio, ha cominciato a distribuire ai passeggeri del volo caramelle e tappi per le orecchie. Un sacchetto corredato anche di un piccolo messaggio: Ciao, sono Junwoo e ho 4 mesi. Oggi, vado negli Stati Uniti con mia madre e mia nonna per vedere mia zia. Sono un po' nervoso e spaventato perché questo è il mio primo volo nella mia vita, il che significa che potrei piangere o fare troppo rumore. Cercherò di stare tranquillo, anche se non posso prometterlo... Per favore, scusami. Quindi, mia mamma ha preparato un piccolo regalo per te! Alcune caramelle e tappi per le orecchie. Vi prego di usarli quando ci sarà troppo rumore a causa mia. Godetevi il viaggio. Grazie. La cosa ovviamente non è passata inosservata. Anzi è stata filmata da alcuni passeggeri e poi viralizzata su Facebook con tanto di foto e commenti.
LEGGO
NEWS ITALIA E DAL MONDO Chieti, si apre una voragine di tre metri in pieno centro: sfiorata la tragedia
INSERITO DA ANGELINA CECERE Una voragine profonda circa tre metri si è aperta nella tarda serata di ieri in pieno centro a Chieti in via Asinio Herio. Solo la fortuna ha voluto che un'auto che transitava sulla strada in quel momento non subisse particolari danni. Fra i primi ad arrivare sul posto il sindaco di Chieti Umberto Di Primio: «Mi sono personalmente recato sul posto e con l'unico operaio del comune disponibile, ma non reperibile, Marco Di Gregorio - ha scritto il primo cittadino sulla sua pagina Facebook - per transennare e chiudere la strada. Solo la fortuna ha voluto che un'auto che transitava sulla strada non subisse particolari danni. Questa mattina - ha detto ancora Di Primio - prima di partire per Roma, ho effettuato un nuovo sopralluogo per verificare la situazione
della voragine apertasi in via Herio. Ho già dato disposizioni, individuate le cause della implosione, di affidare immediatamente i lavori per il ripristino».
LEGGO
NEWS ITALIA E DAL MONDO Minorenne incinta intossicata dalla caldaia, la salva il marito
INSERITO DA ANGELINA CECERE Una giovane di 17 anni di nazionalità marocchina, incinta, è rimasta intossicata da esalazioni di monossido di carbonio, fuoriuscito probabilmente dalla caldaia della sua abitazione ad Alto Reno Terme, Appennino bolognese. A salvarla é stato il marito, un 33enne suo connazionale, che rientrando in casa ieri sera l'ha trovata a terra in stato confusionale. Soccorsa dai sanitari del 118, la ragazza è stata trasportata d'urgenza all'ospedale Maggiore di Bologna. Dai primi accertamenti dei Carabinieri, intervenuti nell'appartamento, la miscela di gas si sarebbe propagata da una caldaia che nella mattinata era stata sottoposta a un aggiornamento da parte di un'azienda specializzata in assistenza, vendita e manutenzione. La caldaia è stata posta sotto sequestro.
LEGGO
PRIMO PIANO Termina il turno di lavoro e muore a 46 anni sulla strada di casa
INSERITO DA ANGELINA CECERE ROSSANO VENETO - Sangue sulle strade del vicentino, il 46enne rossanese Enrico Moi poco prima delle 5.30 di questa mattina, al termine del turno di lavoro notturno sulla strada per rientrare a casa ha perso lungo via Bassano, forse per un colpo di sonno, il controllo della sua Ford Focus: uscito di strada è finito nel fossato della roggia e ha impattato contro il muretto che delimita l’ingresso di un’abitazione. I vigili del fuoco giunti da Bassano e Padova con l’autogrù hanno estratto la Focus finita all’interno del tubo di scolo in cemento. Sul posto sono intervenuti i sanitari del Suem di Bassano che nulla hanno potuto fare per l’automobilista, deceduto sul colpo. Per i rilievi e la regolazione del traffico sono intervenuti i carabinieri della locale compagnia.
LEGGO
PRIMO PIANO Milano, la moglie voleva lasciarlo: marocchino la uccide a coltellate davanti al figlio di 5 anni
INSERITO DA ANGELINA CECERE Ergastolo per omicidio volontario premeditato e maltrattamenti in famiglia. È il verdetto emesso nei confronti di Bouchaib Frihi, il marocchino di trentacinque anni che il 30 maggio scorso a Seregno, in Brianza, ha ucciso in auto davanti al loro figlio di cinque anni Fjoralba Nonaj, la moglie albanese di trentaquattro anni da cui si stava separando. La donna è stata massacrata con numerosi sferrati da Frihi con un coltello da cucina. RESPINTA LA RICHIESTA DI PERIZIA Il giudice ha accolto la richiesta di pena del pm Michele Trianni, titolare delle indagini sul delitto. Al processo con il rito abbreviato si sono costituiti parte civile un tutore del bimbo, che ora vive con i familiari della vittima, i genitori e i fratelli di Fjoralba Nonaj a cui il giudice ha riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni con provvisionali da 100 mila a 50 euro. L’imputato, che dopo l’omicidio si è costituito ai carabinieri, aveva chiesto di essere sottoposto a perizia psichiatrica sostenendo di essere incapace di intendere e di volere al momento del fatto. Ma l’istanza è stata respinta dal giudice ed è arrivata la sentenza di ergastolo. Le numerose coltellate al costato, all’addome, al collo e due sul dorso non le hanno lasciato scampo a Fjoralba, addetta delle pulizie che si era innamorata del giovane marocchino. IL COLTELLO IN TASCA Cinque anni fa si sono sposati, poi è nato il figlio ma da tempo la relazione non funzionava piú. Secondo quanto raccontato da alcuni conoscenti, l’uomo in passato aveva già minacciato più volte la moglie. Tensioni, litigi, la vita insieme che era diventata un inferno, fino alla decisione di Fjoralba di separarsi. Lui si è trasferito a casa di amici, lei è rimasta con il figlioletto. I due vivevano a poca distanza e la rabbia covata dall’uomo alla fine è esplosa nel modo più terribile. Incontra la moglie per parlare del futuro, ma a quell’appuntamento Bouchaib Frihi si presenta con un coltello da cucina in tasca. In pochi istanti la discussione degenera, lui si accanisce su Fjoralba davanti al figlio, lasciando la donna agonizzante sul sedile dell’auto. Il bambino viene ricoverato in stato di shock all’ospedale di Desio e ai medici ripete: «Sì, io ho visto il papà, l’ho visto».
LEGGO
PRIMO PIANO Treno si schianta contro la fine del binario, incendio choc in stazione: «Almeno 25 morti e 40 feriti»
INSERITO DA ANGELINA CECERE «Ci sono 25 morti e 40 feriti», questo il primo bilancio dell'incidente ferroviario avvenuto alla stazione centrale «Ramses» del Cairo dove un treno è andato a sbattere contro la fine di un binario innescando un grande incendio. Le cifre sono state fornite dall'inviato della tv di Stato egiziana presso il ministero della Salute. Il bilancio potrebbe però aggravarsi ulteriormente, visto che Al Jazeera, in un banner, cita imprecisate «proprie fonti» che riferiscono di «28 morti e più di 50 feriti». La tv di stato, mostrando immagini dell'incendio propagatosi in diversi punti della stazione, riferisce che il premier Moustafa Madbouly ha promesso che i responsabili dell'incidente saranno assicurati alla giustizia e che la Procura generale ha aperto un'inchiesta. «L'autorità delle Ferrovie ha annunciato che una locomotiva é scivolata e ha urtato la banchina numero 6 della stazione del Cairo», scrive il sito di Al Ahram, il principale quotidiano del Paese spiegando l'origine dell'incendio e precisando solo che «questo incidente ha causato feriti e morti». La tv di Stato ha segnalato in sovrimpressione l'arrivo alla Ramses, la stazione centrale del Cairo, del premier Moustafa Madbouly, del ministro dei Trasporti, Hisham Arafat e di quella per la Solidarietà sociale, Ghada Wali. La ministra della Salute, Hala Zayed, é andata a trovare i ricoverati in ospedale.
LEGGO
ALMANACCO DEL GIORNO ALMANACCO DEL 27.02.2019 A CURA DI ANGELINA CECERE
A CURA DI ANGELINA CECERE Mercoled�, 27 Febbraio 2019
S. LEANDRO
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Settimana n. 09
Giorni dall'inizio dell'anno: 58/307
A Roma il sole sorge alle 06:48 e tramonta alle 17:57 (ora solare)
A Milano il sole sorge alle 07:05 e tramonta alle 18:06 (ora solare)
Luna: 1.52 (lev.) 11.42 (tram.)
Proverbio del giorno:
Febbraio febbraietto, mese corto e maledetto.
Aforisma del giorno:
Un miliardario spesso non � che un povero uomo con tanti soldi. (Aristotele Onassis)
SEZ. VANGELO E METEO IL METEO DEL 27.02.2019 A CURA DI ANGELINA CECERE
A CURA DI ANGELINA CECERE Alta pressione di Primavera. Qualche piovasco su Calabria ionica e messinese, sole e clima gradevole altrove.
NORD
Bel tempo ovunque.
Temperature
In leggero aumento.
CENTRO e SARDEGNA
Ampio soleggiamento su tutti i settori.
Temperature
In leggero aumento.
SUD e SICILIA
Venti da Nordest, qualche piovasco su Calabria ionica e messinese, soleggiato altrove.
Temperature
Stazionarie.
SEZ. VANGELO E METEO IL VANGELO DEL 27.02.2019 A CURA DI ANGELINA CECERE
A CURA DI ANGELINA CECERE S. Gabriele dell' Addolorata Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 11,12-14.20-25. La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. E avendo visto di lontano un fico che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se mai vi trovasse qualche cosa; ma giuntovi sotto, non trovò altro che foglie. Non era infatti quella la stagione dei fichi. E gli disse: «Nessuno possa mai più mangiare i tuoi frutti». E i discepoli l'udirono. La mattina seguente, passando, videro il fico seccato fin dalle radici. Allora Pietro, ricordatosi, gli disse: «Maestro, guarda: il fico che hai maledetto si è seccato». Gesù allora disse loro: «Abbiate fede in Dio! In verità vi dico: chi dicesse a questo monte: Lèvati e gettati nel mare, senza dubitare in cuor suo ma credendo che quanto dice avverrà, ciò gli sarà accordato. Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato. Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi i vostri peccati».
martedì 26 febbraio 2019
SPORT NEWS E SPORT LOCALE Napoli, con la Juve torna il tifo: sold out la supersfida di domenica
INSERITO DA ANGELINA CECERE La Digos della questura di Torino ha avvertito quella di Napoli: i gruppi del tifo organizzato della Juventus sono orientati a disertare la trasferta al San Paolo. Una notizia che non serve a far diminuire l'allerta: perché, in ogni caso, sarà una giornata ad altissimo rischio. Nessun allarme rosso, precisano Questura e Prefettura. Comunque, la delicatezza della sfida e la grande affluenza, almeno 50mila persone, è tale da «meritare» 800 agenti e altrettanti steward. Soprattutto, gli sforzi dell'autorità saranno concentrati sul presidio del territorio. Più che l'ordine pubblico dentro il San Paolo e nelle vie d'afflusso, infatti, preoccupa il rischio di gesti violenti lontano dallo stadio, a opera di gruppetti di cani sciolti o di singoli individui. I casi più difficili da controllare, anche perché il grosso degli juventini previsti allo stadio vive a Napoli e in provincia e quindi arriverà alla partita con mezzi e percorsi propri. È per questo che verrà consigliato di non indossare simboli e oggetti della propria squadra del cuore mentre si dirigeranno verso lo stadio (in ogni caso, i 1200 biglietti del settore ospiti dovrebbero essere tutti venduti). 20MILA BIGLIETTI VENDUTI In poche ore, i tifosi napoletani hanno comprato circa 20mila tagliandi per la partita con l'eterna rivale. Dalle 12 di ieri, i botteghino online sono stati presi d'assalto. Cifre da record. Una vendita che lascia presagire che le presenze, domenica sera, potrebbero superare quota 50mila spettatori. Eppure, una parte del tifo napoletano aveva contestato i prezzi alti della sfida a Ronaldo e soci (40 euro per la Curva), ventilando una specie di sciopero. Le cifre della corsa al biglietto di ieri lasciano intendere che non sarà così. La febbre azzurra è altissima e la polizia non esclude che possa essere l'occasione anche per una contestazione al presidente De Laurentiis da parte delle curve. Ed è per questo che il servizio d'ordine dovrà vigilare sugli striscioni che verranno introdotti all'interno dell'impianto.
SPORT.ILMATTINO
SPORT NEWS E SPORT LOCALE Benitez ricorda i successi di Napoli: vincere la Coppa è indimenticabile
INSERITO DA ANGELINA CECERE Rafa Benitez, ex allenatore del Napoli, ha parlato anche della sua esperienza in azzurro ai microfoni di Diario As. «Il calcio è cambiato tanto da quando ho cominciato a fare l’allenatore. Oggi il mondo va più veloce, domani avremo già dimenticato ciò che sta succedendo ora», ha detto l'attuale allenatore del Newcastle. «La tecnologia ha cambiato tutto: conservo una foto di quando ero a Napoli, con quattordici calciatori in aeroporto che guardano il telefono senza parlare tra loro. Ricordo che agli inizi, quando ero al Valencia, i calciatori si intrattenevano tra loro a parlare di calcio anche dopo i pranzi o le cene insieme e magari insieme si vedevano le partite degli avversari. Il VAR nel calcio moderno è necessario, ma bisogna imparare le modalità in cui lo si usa». «Quando smetterò di allenare mi ricorderanno come un metodico lavoratore, la gente ricorderà delle vittorie del Valencia, del Liverpool, del Napoli», ha continuato Rafa. «Non mi piace che la gente pensi a me come un difensivista, le mie squadre cercano sempre equilibrio su entrambi i lati del campo. Un momento che vorrei rivivere? Sarebbe ingiusto fermare tutto ad un solo momento. Molti penseranno alla finale di Champions ad Istanbul, ma ce ne sono altri: anche le vittorie in Coppa con il Napoli, con l’Inter o il campionato con il Valencia sono indimenticabili per me».
SPORT.ILMATTINO
CULTURA E SPETTACOLI Drupi «Su Mia Martini ipocrisia da str..., tutti si dicono suoi amici ma all'epoca la schifavano»
INSERITO DA ANGELINA CECERE Dopo i tanti omaggi a Mia Martini, e la messa in onda della fiction Io sono Mia, il cantante Drupi non ci sta e non usa mezzi termini per condannare i tributi all'indimenticabile collega da parte di chi, all'epoca, non aveva mai mancato di parlare male di lei. «C'è un limite all'ipocrisia dei brutti str...i che vantano amicizie immaginarie. Ormai è pieno. Ora tutti la conoscevano, tutti le erano amici. E cavalcano l'onda. Quando a frotte all'epoca, nell'ambiente, la schifavano», ha dichiarato Drupi in un'intervista a Oggi. «Mia Martini entrava in sala di registrazione e si toccavano gli attributi per fare gli scongiuri, oppure la chiamavano 'L'Innominabile'» - ha spiegato il cantautore, che oggi ha 71 anni - «Forse dovrei tacere per non fare anche io la figura di quello che... Ma è uno sfogo d'istinto che le devo"». L'intervista di Drupi a Oggi è stata riportata anche dall'Huffington Post. Drupi ha poi rivelato alcuni ricordi, piuttosto datati, che lo legano a Mia Martini: «Era il 1973. Io, agli inizi, sconosciuto, bazzicavo la Ricordi a Milano, ma stavo quasi per mollare il colpo. Mia all'epoca era la regina dell'etichetta. Un giorno mi chiesero di incidere il provino del pezzo che lei avrebbe dovuto portare a Sanremo: Vado via di Riccardi-Albertelli. Alla fine però non se la sentì di andare e i discografici mi dissero: "Perché non ci mandiamo quel ragazzino che ha fatto il provino?"».
LEGGO
CULTURA E SPETTACOLI Isola dei Famosi 2019, Ariadna Romero contro Soleil Sorgè: «Finta come la merd*. Fai schifo!»
INSERITO DA ANGELINA CECERE Sull’Isola dei Famosi, programma seguito da Leggo.it, quest’anno non mancano le liti e l’arrivo di Soleil Sorgè ha scaldato ancor di più gli animi dei naufraghi. Stavolta a prendersela con l’ex corteggiatrice di “Uomini e donne” è stata Ariadna Romero, coinvolgendo poi l’ex gieffina della mitica prima edizione Marina La rosa. Ad iniziare la lite su Playa Uva Paolo Brosio che ha sottolineato l’esperienza negativa di Soleil come leader. La discussione ha coinvolto gli altri naufraghi che hanno condiviso quanto fatto notare da Brosio, scatenando soprattutto le ire di Ariadna Romero. Ariadna non è mai andata per il sottile: “Mi hai detto, dopo tre giorni che ero qui sull’Isola, che sono una bambina viziata che non capisce la vita. Io sono una persona di pancia, vera. Tu invece sei finta come la merd*. Fai schifo!”. La frase ha acceso Soleil e le due si sono continuate ad attaccare finché l’ex di Luca Onestini non ha deciso di allontanarsi infastidita per poi prendersela con Marina La Rosa: “Sei falsa – l’ha accusata - perché davanti a me sei carina, ma dietro le spalle parli male di me e dici che non ti piaccio per niente". A fare da paciere Jeremias Rodriguez che ha fatto notare come Soleil fosse da solo sotto il fuoco incrociato di otto persone.
LEGGO
SEZ. VARIE NEWS Reggono a caldo e urti, ecco gli smartphone indistruttibili Al Mobile World Congress una categoria di telefoni pronti a tutto
INSERITO DA ANGELINA CECERE Accanto agli smartphone per i comuni mortali, ci sono quelli per chi fa lavori impegnativi e per chi pratica sport estremi. Non temono le brutte cadute, né il caldo o il gelo, hanno una batteria che dura a lungo e una serie di funzioni specifiche per le varie esigenze. Al Mobile World Congress di Barcellona ce ne sono diversi, da Caterpillar a Energizer, passando per la francese Crosscall. Il nome Caterpillar è tutto un programma: il marchio produce trattori e mezzi cingolati, carrelli elevatori e macchine da miniera, non stupisce quindi che si cimenti anche con smartphone dalla scorza dura e pronti a tutto. L'azienda ha modelli pensati per chi lavora in condizioni particolari, dai pompieri agli agricoltori passando per gli operai edili, ma anche per chi sta all'aperto, in condizioni meteo estreme: a rappresentarlo in modo plastico nella fiera catalana è un telefono inserito in un blocco di ghiaccio, e perfettamente funzionante. Crosscall, invece, manda il telefono in immersione in una vasca d'acqua, così da rassicurare chi fa sport acquatici e chi lavora su un peschereccio. Per gli sportivi duri e puri ha lanciato il primo cellulare che integra una action cam: chi vuole riprendere le sue imprese può lasciare a casa la GoPro. Anche Energizer, marchio famoso per le pile, porta a Barcellona smartphone con scocca rinforzata, ma si distingue per un'altra caratteristica fondamentale per i "die hard": la durata della batteria. Il modello top può fare a meno della presa elettrica per un'intera settimana.
ANSA
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