giovedì 31 gennaio 2019
SPORT NEWS E SPORT LOCALE Processo al Napoli, big stanchi: il flop degli azzurri in quattro punti
INSERITO DA ANGELINA CECERE A me gli occhi, diceva Carletto, e quelli lo seguivano come il pifferaio di Hamelin. D'un tratto, la vita napoletana di Carletto si fa un po' più dura. Certo, nessuno si dispera per l'uscita di scena in Coppa Italia perché nessuno dimentica il secondo posto in campionato e la zona Champions blindatissima. Ma c'è modo e modo per essere eliminati. E il ko con il Milan non è quello giusto. Sprofondare così, a San Siro, è stata una figura orribile. Anche perché davvero si è passati dalla prestazione super con la Lazio a quella con i rossoneri praticamente in un batter baleno. Ed è la metamorfosi improvvisa, in una notte importante, a far comprendere che, probabilmente, Ancelotti ha tra le mani una squadra poco affidabile. Molto umorale. E soprattutto senza campioni in grado di fare la differenza. Il primo punto è proprio questo: in notti da horror, in cui nulla gira come dovrebbe, le big tirano fuori dal cilindro il colpo del top player. Ecco, i vari Insigne, Mertens, Callejon sono spariti dalla scena. Invece di prendere per mano la situazione, sono divenuti dei fantasmi. Colpevolmente. Da troppe settimane a questa parte. Non è questione di adattamento al gioco di Ancelotti: c'è una involuzione netta delle prestazioni. E non c'è 4-4-2 o 4-3-3 che tenga. Chi dovrebbe avere l'istinto del killer, non lo ha più. La squadra non convince da Liverpool: indolente, gioca senza il sacro fuoco. Prendete il turnover: avrebbe dovuto consentire di avere giocatori sempre pronti e disposti a spaccare il mondo. Ma se uno come Diawara, 21 anni, assente sabato dopo essere stato protagonista con la Lazio, invece di spaccare il mondo, se ne va a spasso per il campo senza idee e spunti, difficile poter sperare di accedere alla semifinale. Il Napoli con il Milan non ha solo perso la partita: ha smarrito le certezze di cui menava vanto fino a pochi giorni prima. La difesa è stata impresentabile, all'improvviso tradita persino da Koulibaly. I propulsori del suo gioco non hanno mostrato carattere. È una questione legata al periodo della stagione? Con la Lazio la squadra volava, tutti hanno dato il 100 per cento. Poteva anche finire 2-2 con gli uomini di Inzaghi e nessuno avrebbe potuto dire nulla. Ma quando si perde come il Napoli ha perso in Coppa Italia, non si può non essere severi. Come giustamente ha fatto Ancelotti. «Non siamo stati all'altezza». Un monito preciso in vista dell'Europa League: se lo Zurigo non viene affrontato con il piglio giusto si rischia di rendere faticoso un passaggio del turno che sulla carta appare facilissimo.
SPORT.ILMATTINO
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