lunedì 28 gennaio 2019

SEZ. DISABILITA NEWS Stiamo imparando a lavorare



INSERITO DA ANGELINA CECECERE «Anche perché ho capito quanto è importante per me lavorare, essere adulto e responsabile», come ha dichiarato uno dei giovani con sindrome di Down coinvolti nel progetto dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) denominato “Chi trova un lavoro trova un tesoro”, che proprio in questi giorni sta vivendo la partenza dei suoi primi tirocini, tra i 68 previsti, in Italia – tra gli altri quello al Servizio Cucina e Tavola del Quirinale – e anche all’estero «Speriamo che questo intenso percorso di orientamento e formazione, vissuto da tutti i giovani con sindrome di Down con serietà e motivazione, sia utile a far trovare loro quanto prima il proprio posto nel mondo del lavoro. Le positive risposte finora pervenute dalle aziende ci fanno pensare che sarà così, se non per tutti,almeno per la maggior parte». A dirlo è Monica Berarducci, responsabile dell’Osservatorio sul Mondo del Lavoro dell’AIPD Nazionale (Associazione Italiana Persone Down), in vista della partenza in questi giorni, da Potenza, Brindisi e Siracusa, dei primi tirocini, tra i 68 previsti, in Italia e all’estero, per giovani con sindrome di Down della rete promossa dalla stessa AIPD. Si tratta dell’“avanguardia” di un contingente complessivo di 98 persone con sindrome di Down, coinvolte in Chi trova un lavoro trova un tesoro, il più ampio progetto per beneficiari e coinvolgimento territoriale, realizzato in questo settore dall’Associazione, con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, avviato nell’estate dello scorso anno, come avevamo ampiamente riferito a suo tempo. L’obiettivo è naturalmente quello di accompagnare i giovani con sindrome di Down verso il lavoro, tramite la costruzione di condizioni e competenze. Nell’àmbito dunque di Imparare a lavorare, che è uno dei tre percorsi previsti dal progetto (se ne legga anche nella nuova scheda riportata in calce), dopo una lunga fase di orientamento al lavoro, realizzata tramite dieci incontri locali per sede e un seminario nazionale a Roma di cinque giorni, verranno avviate, dalla fine di questo mese e per tutto l’anno, due esperienze di tirocinio per ognuno dei 34 partecipanti: una sul proprio territorio, una in altre realtà (in Italia o all’estero). In particolare, i giovani si metteranno alla prova in esperienze intensive nel settore dell’accoglienza e ristorazione per i tirocini fuori città, ma anche in altri settori, per quelli nelle proprie realtà territoriali. Partecipano a questa linea del progetto le sedi territoriali AIPD di Arezzo, Brindisi, Campobasso, Caserta, Catania, Catanzaro, Potenza, Siracusa e Termini Imerese (Palermo). Per quanto specificamente riguarda i tirocini “fuori città”, in base alle loro competenze e all’esperienza finora maturata, i partecipanti si sperimenteranno in esperienze da un minimo di una ad un massimo di tre settimane, presso diverse realtà. Nel dettaglio: ° 10 persone lavoreranno per una settimana a Roma, presso il Servizio Cucina e Tavola del Quirinale ° 10 persone lavoreranno per due settimane consecutive presso il SUNRISE di Battaglia (Salerno), l’hotel Melià Genova e l’Hotel ME Milan Il Duca di Milano; ° 8 persone lavoreranno per tre settimane consecutive presso l’InOutHostel di Barcellona e Il Crowne Plaza di Amburgo; ° 6 persone saranno impegnate per due o tre settimane consecutive presso l’Aqualux Hotel Spa & Suite di Bardolino (Veron). Tutti i tirocini “fuori città” saranno realizzati con lo stesso modulo di lavoro: due persone con sindrome di Down e un operatore AIPD (con ruolo di tutor) della stessa Sezione dell’Associazione. Le trentaquattro esperienze saranno realizzate in momenti diversi dell’anno. Simone Indellicato, un giovane dell’AIPD Siracusa che il 3 febbraio partirà per Roma, si racconta così: «Sono contento di questa nuova avventura. L’idea di lavorare per la prima volta al Quirinale mi emoziona. Ho capito quanto è importante per me lavorare, essere adulto e responsabile. Voglio continuare a diventare grande e vedere mamma e papà fieri di me». (S.B.)

SUPERANDO

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