giovedì 31 gennaio 2019

NEWS ITALIA E DAL MONDO Sea Watch in porto a Catania: fine dell'odissea, i 47 migranti in festa



INSERITO DA ANGELINA CECERE La Sea Watch 3 ha attraccato nel molo di Levante, a Catania. Appena le manovre sono finite i migranti a bordo hanno festeggiato l'arrivo abbracciandosi tra di loro e abbracciando anche i componenti dell'equipaggio della nave della Ong tedesca battente bandiera olandese. Partita all'alba dalla rada di Siracusa, la nave era rimasta bloccata una settimana in attesa di un accordo Ue sulla destinazione dei 47 migranti a bordo Dei 47 sbarcati 47, 15 sono minori tra i 14 e 17 anni: 6 del Senegal, 7 dalla Guinea Konakry, 1 dal Sudan e 1 dalla Guinea Bissau. I migranti maggiorenni saranno identificati a Messina. Appena concluso lo sbarco è salito a bordo personale della squadra mobile della Questura, della guardia di finanza e della Capitaneria di porto per l'avvio di «indagini di routine» disposte dalla Procura di Catania secondo «un protocollo consolidato nel tempo». Saranno eseguiti «accertamenti di rito», come quelli amministrativi e l'identificazione di eventuali scafisti. La Sea Watch 3 è arrivata a Catania scortata da motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza. Ha lasciato la rada di Santa Panagia, dove era ancorata da venerdì scorso ad un miglio dalle coste siracusane, poco dopo le 5:30. Intorno alle 2 era stato riparato il guasto al verricello dell'ancora che aveva ritardato la partenza, prevista inizialmente per le 21 di ieri. Il capo missione SeaWatch3 avrebbe chiesto di partire più tardi per fare riposare l'equipaggio, ma la capitaneria di porto ha ribadito l'ordine di levare le ancore e di dirigersi verso Catania. Proprio per il caso Sea Watch 3 l'associazione 'Lasciateci entrare', insieme a un gruppo di avvocati del Legal Team italia, ha presentato un esposto alla procura di Siracusa a carico del ministro Salvini. Gli eventuali profili di reato sono attentato alla costituzione, abuso in atti di ufficio, sequestro di persona, violenza privata, tortura. L'iniziativa, partita formalmente da Torino, vede tra i firmatari anche l'europarlamentare Eleonora Forenza. Intanto la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine in relazione al naufragio avvenuto il 19 gennaio scorso nel Mediterraneo e che, secondo il racconto dei tre superstiti, avrebbe causato la morte di 117 persone. Il procedimento, al momento contro ignoti, è stato avviato in base alle carte trasmesse per competenza dalla Procura di Agrigento. L'ipotesi di reato è di omissione di atti di ufficio: i pm dovranno valutare l'attività svolta su questa vicenda dal Centro di coordinamento di ricerca e soccorso della Guardia costiera italiana.

LEGGO

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