INSERITO DA ANGELINA CECERE C'è un intero spaccato criminale in quelle seicento e passa pagine che tengono in carcere trenta presunti camorristi. Armi e scissioni, droga e soldi, faide interne e accordi clandestini all'ombra di Soccavo, quartiere del cemento abusivo, del caporalato, della droga e del racket. Ma anche e soprattutto feudo criminale di Antonio Scognamillo, boss conosciuto come o parente (per il suo legame familiare con Ciro Grimaldi, altro boss storico della zona), all'ombra del quale sono poi cresciuti quelli della famiglia Vigilia. Armi e omicidi, faide e alleanze, una trama di potere ricostruita dai carabinieri del comando provinciale di Napoli, agli ordini del comandante Ubaldo del Monaco.
IL MATTINO
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